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Archivio Gennaio

                                 NOTIZIARIO MENSILE          Mese di Gennaio 2006                                              Collaborate con noi

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STORIA IL BIENNIO ROSSO  - Nascita del Fascismo a Modena                                         Al termine della prima guerra mondiale (conclusasi il 4 Novembre 1918) l’Italia e la Provincia di Modena in particolare si vengono a trovare in una situazione che definire precaria ci pare eufemistico. 630.00 morti di cui oltre 6.000 modenesi e oltre un milione di feriti  sono il bilancio di quel tremendo conflitto.  (vai)

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POLITICA “Non più credibile la favola sulla diversità morale dei DS”    

La presa di posizione del coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi: “E’ venuto il momento anche per i Ds di fornire qualche spiegazione all'opinione pubblica ed ai propri elettori. O è sempre colpa del Greganti di turno?”.    (VAI)

POLITICA

Promuovere la partecipazione attiva dei popoli alle scelte     (Italicum)

Che fare? E' una domanda che al di la dei riferimenti storici leniniani, esprime meglio di ogni altra la condizione di disorientamento nel nostro presente e l'assenza di prospettive tipica dell'attuale momento storico. Si avverte l'assenza di radici storico - culturali, confinate nei meandri della memoria individuale come un retaggio di un passato destinato ad estinguersi con noi stessi.   (Continua)

 
CRONACA Il Saluto romano di Paolo di Canio

Conosciamo tutti Paolo Di Canio, e sappiamo che è essenzialmente un generoso, un cavaliere all'antica.
E' ammissibile pensare che il suo «fascismo», come per molti (penso ai cosiddetti «ragazzi di Salò», persone ben in là con gli anni e che mai hanno rinnegato i loro ideali) non sia bieco razzismo genocida, ma amore di una certa visione romantica, cavalleresca e anticonformista dell'esistenza, basata sul senso dell'onore, del coraggio e della lealtà?  (continua)

 

                          I Fatti - visto da destra e visto da sinistra

ATTUALITA'       LE MINORANZE ETNICHE IN EUROPA                                                

   AUSTRIA                                 ( VAI )
 

  • CROATI: nella provincia del Bungerland vive una popolazione di lingua croata (25.000 individui) detti Croati dell'Acqua stanziatisi in queste regioni nel XVI secolo per sfuggire alla pressione dell' Impero Ottomano. Attualmente godono di significative forme di tutela, tra le quali rientra l'insegnamento scolastico del dialetto croato locale, e sono rappresentati nelle istituzioni tramite il Hrvatsko Kulturno Drustvo u Gradiscu (Consiglio Culturale dei Croati dell'Acqua).     
 
STORIA

L’"Antonovscina", la rivolta anticomunista di Tambov  nella Russia degli anni 1920

Dalla Vandea francese del secolo XVIII alla rivolta dei contadini messicani — i cristeros — negli anni 1920, a misura che la modernità politica si afferma e inizia a rimodellare le nazioni secondo la propria ideologia — prima illuminista e giacobina, quindi liberale, infine socialista e comunista — pressoché ovunque e quasi automaticamente si manifestano resistenze e moti di reazione delle quali sono protagonisti soprattutto i ceti popolari. Sconfitti storicamente, di questi movimenti si perde la memoria — la storia è perlopiù scritta dai vincitori — e i tentativi per ricuperarla si infrangono ancor oggi contro la mancanza di fonti — spesso distrutte — e contro il pervicace ostruzionismo del potere, del quale l’ideologia costituisce tuttora elemento primario di legittimazione.   (continua)

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STORIA   IL BOMBARDAMENTO DI DRESDA: CRIMINALE E INUTILE MASSACRO

SPAVENTOSO CINISMO di un'azione militare del tutto ingiustificata. Nel febbraio del 1945 la Germania era sconfitta ma gli angloamericani decisero ugualmente il…
(continua)

POLITICA Chi è vissuto all'ombra del regime rosso non sa cos'è la libertà    (VAI)

è evidente che alla sinistra dell'Emilia-Romagna, con in testa il presidente Errani e gli amici delle Coop, la verità fa male. Abituati a parlare in politichese spinto, sono spaventati dalla chiarezza delle parole del Presidente Berlusconi. Parole che dicono la verità e che tutti capiscono, soprattutto in una regione dove chi vuole intraprendere un'attività o costruire qualcosa ben conosce le 'regole' della sinistra cui bisogna sottostare. Errani non conosce la parola libertà, perché ha sempre vissuto all'ombra del 'regime rosso'.  (On. Isabella Bertolini)

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POLITICA La "Rosa nel Pugno" o esplode subito, o implode 

Marco Pannella      Radio Radicale

La “Rosa nel Pugno”, o subito torna a esplodere, deflagrare, dalla e nella sinistra, o è destinata a brevissimo termine a implodere e subalternizzarsi quale ultima appendice e vittima del monopartitismo imperfetto, dell'oligarchia partitocratica e mafiosa, in uno Stato impotente e quindi violento, negatore delle sue proprie leggi, dal suo vertice alle sue basi populiste, clientelari, già fasciste, comuniste, ateo-clericali.   (continua)

 
GEOPOLITICA
Il vero bersaglio dei bombardamenti USA nel Pakistan   (EURASIA)

L’8 e il 13 gennaio 2006, gli Stati Uniti hanno bombardato il loro alleato pakistano, con il pretesto di voler eliminare il « numero 2 di Al Qaida » Al Zawahiri. Successivamente, importanti manifestazioni hanno scosso il Pakistan per denunciare queste azioni. Perché questi bombardamenti fanno in realtà parte della repressione etnica che gli Stati Uniti conducono nel paese per mantenere il controllo della dittatura del generale Musharraf sulla zona del Balucistan, ricca di gas. La stampa atlantista si sforza di nascondere la realtà all’opinione pubblica internazionale scambiandola con la favola di Al Qaida.  (Continua)

La Russia

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ATTUALITA' Trova i cinema   (clicca sul logo a fianco )
ATTUALITA' Ferrovie: il caso è serio!              (Forza Nuova)

Se basta un'avaria a un carrello dell'Intercity Lecce-Milano a bloccare per ore il traffico ferroviario lungo l'intera linea adriatica, come è avvenuto ieri mattina, vuol dire che queste sono davvero settimane nere per le Ferrovie dello Stato dove la realtà viene svelata agli occhi degli utenti dopo le recenti pompose e costosissime celebrazioni del loro centenario. (continua)

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POLITICA Foibe. Fu l'Italia fascista a scatenare la pulizia etnica

Jacopo Venier, responsabile esteri del PdCI: "La storia non può essere condivisa se non si chiarisce sempre chi sono state le vittime e chi i carnefici".

Non sorprende che le esigenze strumentali di reciproca legittimazione portino anche Fassino ad impegnarsi nella litania revisionista sulle Foibe cercando in questo il conforto di Fini.     (continua)

 

 

 

ATTUALITA'

“Vergognosa equiparazione tra partigiani e repubblichini di Salò”

I Radicali di sinistra: “Approda in Senato questa inaccettabile proposta. L’ultimo oltraggio neofascista alla storia italiana. Un ordine del giorno aberrante. Un’altra legge vergogna”.

I soliti comunisti

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Aggiornato il: 27-04-06.