A.Z.  IL MENSILE DI  MODENA    online

 Home Page     Ricerca     Politica    Storia      Viaggi    Sport    Cinema    Teatro   L'opinione   TV   Ristoranti    Medicina   Arte   La Provincia   Novità     Discussioni     Istituzioni    News   Annunci      Libri     Associazioni    Tradizioni   Musica   Link Meteo  Compro-Vendo-Scambio      Archivio   Economia   Cultura    Sommario   Religione   Chi siamo   Alberghi   Dove andare  A.Z.   Attualità   Geopolitica   Rassegna Stampa

 Notizie  quotidiane ( in breve) di Modena e Provincia

Home page

Notiziario Mensile

Cronaca       

Politica

Storia

Sport

Viaggi

Cinema

Teatro

Libri

TV

Ristoranti

Arte

Novita

Discussioni

Archivio Mensile  

Economia  

Cultura

Sommario

Religione

Chi siamo

 Alberghi 

 Dove andare

  A.Z.

 Attualità

 Geopolitica

 Rassegna Stampa

 Rassegna Stampa 2

 Guerra Civile     43/45

 

 

 

 

 

      

Invio articolo

La collaborazione a questo sito viene offerta a titolo gratuito salvo diversi accordi.
A.Z. è una Rivista Indipendente, pertanto verranno pubblicati articoli di qualsiasi orientamento - purchè rispettosi delle Leggi dello Stato - anche quando la Redazione non né condivide i contenuti. L'autore dell'articolo risponde della veridicità del proprio scritto. La Redazione si riserva comunque il diritto insindacabile di inserire o meno gli articoli inviati.

Musica

                    Collegati con questi siti

                                         

DelendaCarthago

                  La Compagnia dell'Anello

Il Gruppo Padovano di Protesta Nazionale o meglio La Compagnia dell' Anello, ha rappresentato e rappresenta tutt'ora un vero e proprio baluardo della cultura e della destra tradizionale. Le sue origini risalgono ai lontani anni 70', anni di lotte, di privazioni, di regime... Il merito che si deve attribuire alla CDA e' di aver permesso ad intere generazioni di sognare, di trovare in quelle poesie la forza di andare avanti anche quando tutto e tutti ti remano contro, in quelle canzoni si trovano le parole che ci contraddistinguono dagli altri, le parole che rappresentano noi stessi. Riteniamo doveroso riconoscere che in ambito nazionale e internazionale siano pochi i gruppi a vantare una storia come quella della compagnia.., quanti gruppi sono nati strimpellando le loro canzoni, anche noi abbiamo iniziato così: suonare Dedicato all'Europa, Sulla strada, Anche se tutti noi no, e' come suonare degli inni. La CDA e' l'esempio più evidente della continuità, del valore, della tradizione; noi tutti, a prescindere dalle mille divergenze politiche e non, possiamo trovare nella compagnia un punto d'incontro... .Con questa pagina abbiamo voluto esprimere tutto il nostro riconoscimento a questi 9 poeti guerrieri… un saluto compagnia!! che il vostro viaggio non finisca mai…

www.compagniadellanello.net

 

 

Intervista alla Compagnia dell' Anello!

  • Nel vostro ultimo lavoro riprendete il tema della questione istriana…, credete che nella coscienza degli italiani sia ancora vivo il ricordo degli esuli istriani e dalmati?
    • Decenni di silenzio hanno lasciato il segno. Da qualche anno però, lentamente ma inesorabilmente, la verità storica sta venendo a galla. Il lavoro più importante è quello da compiere verso le giovani generazioni, a cominciare dalla scuola. Nelle Venezie è tutto più facile perché esiste una memoria che è stata trasmessa di padre in figlio e siamo aiutati dalla forte presenza numerica di molti esuli. Purtroppo l’ignoranza sul dramma istro-dalmata è una piaga che appartiene a tutto il popolo italiano. Basti pensare ad una cosa banale come le guide turistiche stampate in Italia ad uso dei turisti italiani: i nomi delle città costruite dai romani e dai veneziani in Istria e Dalmazia sono riportati spesso in lingua slava…e nella sezione storica nulla viene detto sull’olocausto adriatico…Di fronte a noi c’è un lavoro immenso da fare per ricostruire una pagina di storia che appartiene a tutto il nostro popolo, in quest’ottica anche una canzone può servire allo scopo…
  • Nelle vostre canzoni fate spesso riferimento a storie di vita vissuta; quali sono state quelle che vi hanno più di tutte formato?
    • Per i meno giovani fra noi, sicuramente le esperienze fatte negli anni ’70 e ’80. Nel primo periodo la formazione “sulle barricate” per difendere semplicemente il diritto ad esistere. Nel secondo, l’approfondimento culturale e la ricerca delle radici insieme a tutti i tentativi fatti per ridefinire il senso di una comunità e di un progetto incentrato su una visione antimaterialista della vita. Purtroppo, l’attuale stato di depressione della Destra italiana, in tutti i suoi aspetti, non lascia presagire nulla di buono ma… la speranza è l’ultima a morire.
  • Cosa è cambiato nel panorama musicale d’area dagli anni ’70 ad oggi?
    • Fondamentale è stato l’arricchimento strumentale utilizzato dai singoli e dai gruppi: non più chitarre e voci, bensì vere e proprie sezioni composte da tastiere, fiati, archi , batteria, basso etc. A tutto ciò va aggiunta una scelta precisa verso la qualità delle esecuzioni da parte dei principali gruppi italiani di “alternativa”. I testi attuali risentono sicuramente del mutamento “climatico” intervenuto dal 1970 ad oggi… ma mantengono inalterata, ed è questo che contraddistingue la canzone alternativa dagli altri generi musicali, la stessa visione della vita: antimaterialista e ancorata ai valori della Tradizione.
  • Dove trovate le forza per continuare a contraddistinguervi dagli altri gruppi musicali?
    • Tutto nasce da una “magica” alchimia fra passione politica e passione musicale. Se pensate che abitiamo in Regioni diverse, distanti fra loro anche centinaia di chilometri, ogni concerto e ogni incisione rappresentano per noi veri e propri piccoli “miracoli” che si ripetono puntualmente al momento di salire sul palco o di entrare in sala prove. A quel punto, l’età, la stanchezza, i soliti problemi organizzativi scompaiono d’incanto e si parte per una nuova avventura…
  • A quale pezzo siete più legati? Perché?
    • Forse a Terra di Thule. Musica e testo molto semplici. Un racconto metaforico in cui migliaia di giovani si sono riconosciuti e si riconoscono in tutta Italia. Scritta nel 1980, conserva ancora oggi, e i riscontri durante i concerti ce lo confermano, tutta la sua potenzialità evocativa originaria.
  • Con l’uscita cinematografica della trilogia di Tolkien, il Vostro nome è diventato ormai comune a tutti; cosa ne pensi a riguardo?
    • C’ispirammo a Tolkien perché ci sentivamo, veramente, nella vita quotidiana degli anni ’70, come gli Hobbit della Contea in lotta contro l’Oscuro Signore e i suoi fetidi Orchetti. La disparità fra le forze in campo, le menzogne usate dagli avversari, l’Ombra nera che avvolgeva le coscienze dei “benpensanti”, tutto per noi collimava perfettamente. Oggi la saga dell’Anello è conosciuta dai più attraverso il cinema ma conserva intatta tutta la sua potenza evocativa e comunque veicola i valori tradizionali e antimoderni cari al professore di Oxford e condivisi, allora come oggi, dalla nostra cultura.
  • Credete che oggi, in questo mondo di “TURCOMANNI INDUSTRIALI”, esista ancora una TERRA DI THULE?
    • Certamente sì. Dove esistono, anche piccole, comunità di uomini e donne che vivono e operano con spirito di servizio per tenere accesa la fiaccola ricevuta dai nostri Padri, là esiste Thule. Non importa in quale ambito essi svolgano la loro opera: la cosa essenziale è che agiscano sempre con purezza di cuore, “astuti come serpenti e candidi come colombe”. L’esempio personale vale più di mille discorsi e, alla fine, riesce a determinare il cambiamento.
  • Quali sono i vostri progetti per il futuro? Avete già in mente un nuovo lavoro?
    • L’Associazione CDA-Compagnia dell’Anello è nata per rendere indipendente una produzione fuori dai circuiti commerciali. A breve pubblicheremo il nuovo lavoro di Alchemia Celta, già in fase finale di incisione e un libro con tutti gli spartiti e i testi della Compagnia. Con Lorien esistono progetti per convegni e mostre sulla canzone alternativa da realizzare con il concorso di altre associazioni, infine, entro l’anno, dovrebbero finalmente vedere la luce le ristampe di Terra di Thule e In rotta per Bisanzio. Per il 2004 (i nostri primi 30 anni) … sorpresa !
  • Credete sia ancora possibile oggi, realizzare eventi come i mitici Campi Hobbit?
    • I volontari che hanno permesso la realizzazione dei primi tre “storici” Campi hanno adesso dai 40 ai 50 anni… Ci vorrebbe una generazione di militanti in grado di affrontare sacrifici non indifferenti e, soprattutto, con l’esigenza di dire qualcosa per interpretare il presente come fecero all’epoca uomini come Generoso Simeone e Umberto Croppi. Noi speriamo che una tale generazione prima o poi dichiari di esistere e “batta un colpo”… come Compagnia possiamo solo dire, ancora una volta: “Ci saremo!”.

Saluti e ringraziamenti alla Compagnia dell'Anello

 

Tutti i diritti sono riservati.
E' vietata la riproduzione anche parziale. Tutti i link ed i relativi marchi citati sono di proprietà dei rispettivi possessori e sono intesi quali strumenti di navigazione e quindi forniti "as internet navigation tools only". Questo sito non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza periodicità predefinita, esclusivamente sulla base della disponibilità di materiale. E Pertanto non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina di cui all'art. 1, c. III,l. 62/2001

Inviare a         meseamodena@virgilio.it         un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito Web.
Aggiornato il: 01-04-06.