22 Febbraio
2006
L'attività organizzativa prosegue ora verso le fasi conclusive; il
titolare dell'agenzia viaggi mi ha dunque inviato un'ennesima email con le
indicazioni specifiche sui contenuti e sui costi del viaggio che riporto
integralmente.
"... il programma che vi riguarda sarebbe così definito:
Venerdì 8 Settembre: partenza dall'aeroporto di Milano Malpensa con volo
di linea.
Sabato 9: arrivo a Mosca al mattino presto; pensione completa e tour della
città. Nel pomeriggio partenza in direzione di Rossosc, che fu sede del
comando del Corpo d'Armata Alpino.
Domenica 10: arrivo a Rossosc. Visita dei luoghi della permanenza alpina
nell'area di Rossosc (Popovka, Podgornoje, Belogorie, Opit, Postojali,
Novo Postojalovka).
Lunedì 11: percorso della ritirata alpina fino a Valuiki e Nikolajevka,
con sosta in alcuni luoghi significativi lungo il percorso.
Martedì 12: partenza da Rossosc con arrivo a Boguciar, toccando il Don e
il Kalitva nel punto della sua confluenza nel Don. Il percorso avviene tra
il tratto sud della presenza alpina (Cuneense in particolare) e poi delle
prime divisioni di fanteria (Cosseria, Ravenna, Pasubio), toccando anche
l'ansa del Don di Verknij Mamom e Filonovo, dove è stato esumato il
milite ignoto della Campagna di Russia, che riposa nel sacrario di
Cargnacco (Udine).
Mercoldedì 13: percorso Boguciar - Millerovo, passando da Kantemirovka e
Certkovo.
Giovedì 14: Millerovo - Stalingrado (Volgograd).
Venerdì 15 e Sabato 16: visita di Stalingrado e dei luoghi della
battaglia. La sera di Sabato 16, partenza per Mosca.
Domenica 17: a Mosca visita del territorio del Cremlino e del Museo della
Grande Guerra Patriottica. Alla sera, visita notturna del Parco della
Vittoria.
Lunedì 18: prima colazione. Trasferimento in aeroporto per il rientro a
Milano.
E' quindi un viaggio di 11 giorni. Ovviamente è un programma di massima,
suscettibile di alcune piccole modifiche che ne mantengano però
l'ossatura. E' da prevedere qualche pranzo al sacco in occasione degli
spostamenti più lunghi. Inoltre si tratta di zone "non
turistiche" nel senso tradizionale del termine, perciò per i
pernottamenti bisogna sapersi adattare alle uniche strutture che ci sono.
Quota di partecipazione in camera a due letti: da 10 a 20 partecipanti
Euro 1.715 + 100 da versare a Mosca; da 21 a 25 partecipanti Euro 1.615 +
100 da versare a Mosca. Supplemento per la camera singola Euro 200, in
treno non prevista.
La quota comprende: i diritti di prenotazione, il visto consolare non
urgente (30 gg prima della partenza ci occorre una fototessera recente, il
libretto del passaporto e i dati personali necessari per la compilazione
di un apposito modulo), voli di linea in classe turistica, trattamento di
pensione completa, accompagnatore specializzato al seguito del gruppo,
guida interprete al seguito del gruppo, tutti i trasferimenti in Russia,
tutte le visite e gli ingressi ai monumenti e siti, Assicurazione ELVIA
INTERASSISTANCE 24 ore su 24.
La quota non comprende: le bevande, le mance e tutto quanto non elencato
sopra".
Siamo dunque alla fasi conclusive e per chi vuole provare un'esperienza
unica nel suo genere è il momento di decidere. Tengo a precisare che è
la prima volta che in Italia si organizza un viaggio che tocca
contemporaneamente due dei più famosi luoghi del famoso Fronte Orientale.
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20 Gennaio 2006
Seppur al momento non ho ancora riscontrato il successo auspicato,
proseguo nella preparazione del viaggio in Russia, organizzato con la
collaborazione dell'unica agenzia viaggi italiana specializzata in queste
mete. Il titolare della stessa mi tiene costantemente informato delle
novità che si profilano all'orizzonte. Riporto qui la sua ultima mail con
le indicazioni a riguardo.
"... sono ancora in attesa di ricevere dal mio corrispondente di
Mosca la risposta relativa ai costi (aspettano le tariffe 2006 relative a
quelle zone non turistiche) del viaggio nella zona del Don e a
Stalingrado. Inoltre, i tempi lunghi sono infatti anche dovuti al fatto di
far combaciare queste due realtà in modo ottimale, senza sbavature e
lungaggini. Trattandosi di luoghi non turistici nel senso tradizionale,
non è che a Mosca anche esperti tour operator conoscano autonomamente
quel territorio. Ed anche questa volta è stato il mio esperto
collaboratore italiano a correggere più volte il programma, formulando
alla fine una proposta praticabile in certo qual modo definitiva, per
poter così ragionare in termini concreti di costi...
Tenga infine presente che assegnerò come accompagnatore del gruppo
proprio questo mio esperto di fiducia (sono ormai 40 anni che si documenta
sulla Campagna di Russia), che ha reso possibili in tutti questi anni (21
anni), con la sua diretta presenza, tutti i nostri viaggi sperimentali in
quelle zone. E' stato un nostro gruppo ad arrivare per la prima volta in
assoluto a Rossosch, nel 1989. Ed alla testa c'era lui. Soltanto Rigoni
Stern è arrivato a Rossosch prima, ma si trattava di lui e di una
piccolissima troupe televisiva, per girare un documentario nei luoghi dei
suoi racconti.
Come pure bisogna sapere che gli accompagnatori russi non conoscono la
storia italiana, e fungono in questi casi soltanto come interpreti. Chiudo
con il programma di massima.
Il viaggio è previsto per gli inizi di settembre (anche da Mosca il
consiglio è questo) e sarà di 11 giorni, comprensivi dei due giorni o
frazioni di giorno per l'andata dall'Italia e il ritorno. Sono previsti
circa 5 giorni nelle zone del Don, cioè quella alpina e quella di una
parte della fanteria, e circa 2 giorni e mezzo a Stalingrado. A Mosca,
oltre ad alcuni momenti turistici normali (giro città, Cremlino), sarà
possibile visitare qualche monumento significativo dal punto di vista di
quella che i russi chiamano la 'Grande guerra patriottica'. I dettagli
precisi e definitivi del viaggio saranno da me elaborati più in là...".
L'iniziativa è quindi stata avviata e concreta; il numero dei possibili
partecipanti è però, al momento, ancora esiguo. Chiunque fosse anche
solamente interessato a ricevere le ultime e più dettagliate informazioni
si metta in contatto con me.
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22 Novembre 2005
Procedono le attività da parte dell'agenzia viaggi da me contattata, per
organizzare il viaggio in Russia nei luoghi, ove le nostre truppe
combatterono durante il secondo conflitto mondiale; attorno a Gennaio 2006
mi verrà finalmente comunicato il programma ufficiale ed il relativo
costo. I tempi di pianificazione si sono rivelati appunto più lunghi del
previsto, in quanto probabilmente dovremmo essere i primi italiani che
giungono a Stalingrado con questo obiettivo. Al fine di raggiungere il
numero minimo di persone necessarie per poter effettuare il viaggio, ho
inoltre contattato alcune associazioni d'arma e ho cercato di
pubblicizzare l'iniziativa attraverso alcuni giornali, al momento senza
seguito.
Nel caso in cui non dovessi riuscire a raggiungere tale numero, previsto
dall'agenzia viaggi, in tempi accettabili, ho individuato comunque
un'alternativa per poter compiere tale viaggio con un numero molto ridotto
di persone; per questo motivo sono in contatto con una conoscente,
dipendente di un tour operator russo, che si sta in questo momento
interessando per organizzare, con le stesse modalità richieste
all'agenzia viaggi, un programma di massima da proporre quanto prima a me
ed alle persone interessate.
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23 Agosto 2005
Fra tutti gli episodi drammatici avvenuti durante la Seconda Guerra
Mondiale, sicuramente le vicende dell'A.R.M.I.R. hanno avuto per me un
significato speciale. Da sempre particolarmente interessato a tutte le
pubblicazioni comparse sul mercato, ho una notevole conoscenza dei fatti
verificatisi ormai più di sessant'anni fa.
Negli anni inoltre ho visitato diversi luoghi ove si svolsero famose
battaglie sia della Prima Guerra Mondiale, sia della Seconda Guerra
Mondiale; ed è quindi stato abbastanza naturale sentire il desiderio di
vedere quei posti, seppur particolarmente lontani dall'Italia, ma così
significativi.
Inoltre, considerata la limitata distanza e l'intensità dell'evento, ho
pensato anche alla città di Stalingrado, ora Volgograd, ove si svolse una
delle più sanguinose e cruenti battaglie dell'ultimo conflitto mondiale.
Anche questo è un modo per ricordare quei nostri sfortunati soldati che
tanto hanno patito in quelle terre lontane e che oggi quasi tutti hanno
dimenticato.
Da qui quindi l'dea di visitare sia il Fronte del Don, ove erano schierate
le divisioni italiane e dal quale iniziarono le famose ritirate, sia il
Fronte di Stalingrado, ove le truppe tedesche e non solo combatterono una
prolungata battaglia per essere infine insaccate ed annientate. La
piantina sottostante da un'idea dei luoghi indicati rispetto a Mosca.
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Premetto innanzi tutto che per
pianificare questo viaggio mi sono messo in contatto con un'agenzia viaggi
specializzata nei pellegrinaggi dei reduci proprio in questi luoghi; il
titolare poi è particolarmente esperto delle zone vicino al Don, avendo
in passato organizzato ed accompagnato diversi gruppi.
Voglio quindi sottolineare la massima serietà di questa iniziativa, la
mia assoluta correttezza e trasparenza nel proporre in Internet questo
possibile viaggio e la evidente e già dimostrata professionalità del
titolare dell'agenzia. Tutto quanto detto per prendere fin da subito le
distanze dalle diverse "bufale" presenti sul Web.
Il viaggio si dovrebbe svolgere nel periodo Settembre/Ottobre 2006;
differenti periodi, da me richiesti per poter vivere quest'esperienza con
le stesse condizioni climatiche in cui operarono i nostri soldati, sono
sconsigliati, in quanto con pioggia o neve risulterebbe particolarmente
difficoltoso muoversi sulle strade (il titolare mi confermava che dal
punto di vista della viabilità non ci sono molte differenze da quando le
truppe dell'Asse invasero l'Unione Sovietica).
L'unica condizione per poter effettuare il viaggio, organizzato e diretto
dall'agenzia, è la presenza di almeno 22-25 componenti; ed ecco appunto
il motivo per cui estendo in Internet la ricerca di persone serie ed
effettivamente interessate.
Il costo dello stesso non posso in questo momento comunicarlo, in quanto
l'agenzia nelle prossime settimane pianificherà il tutto nel dettaglio e
successivamente mi comunicherà l'esatto importo. Per contenere comunque
le spese del viaggio, ho già fatto presente che l'iniziativa è di tipo
culturale e non turistica, e che quindi uno degli obiettivi è proprio
quello di "vivere" quest'esperienza nel modo più rievocativo
possibile; quindi nessun hotel a quattro stelle, ma adattarsi a ciò che i
paesi e i villaggi della steppa possono offrire.
E' previsto ovviamente un viaggio in aereo per e da Mosca o Kiew, a
discrezione dell'organizzazione, e successivi trasporti con automezzi
lungo l'itinerario definitivo che verrà poi concordato. Indicativamente
il tutto dovrebbe durare circa 10 giorni, compresi i viaggi in aereo di
andata e ritorno. E' prevista in tutte le diverse fasi la presenza di
guide locali.
Inoltre voglio fin da subito precisare che il mio compito sarà quello di
tenere i contatti con i partecipanti e fornire tutte le informazioni del
caso; gli aspetti economici verranno invece gestiti direttamente dai
singoli con il titolare dell'agenzia, il tutto nel rispetto delle vigenti
leggi e nel massimo della trasparenza, per la sicurezza e la garanzia di
ognuno di noi.
In questa pagina verranno di volta in volta inserite le novità che
l'agenzia viaggi mi comunicherà e il numero di partecipanti raggiunto; mi
limiterò ovviamente a quanto potrà essere reso di pubblico dominio, in
modo da fornire ulteriori informazioni a chiunque fosse interessato.
Cerco ovviamente delle persone realmente interessate e serie, pronte ad
affrontare quest'esperienza con le giuste motivazioni, salvo ovviamente
non trovarsi d'accordo con i dettagli ed i costi proposti. Per qualsiasi
informazione contattatemi a questo apposito indirizzo
E-mail.
Entrando ora nei dettagli del viaggio, la prima parte dello stesso si
svolgerà nella zona ove il Corpo d'Armata Alpino era attestato e
successivamente lungo le direttrici della ritirata; località famose per
chi ha potuto leggere la narrativa a riguardo: Rossoch, Podgornoje,
Belogorie, Garbusovo, Nikitovka, Nikolajevka e Valuijki. La piantina
sottostante indica le posizioni sul Don, i percorsi delle varie divisioni
per sfuggire ai russi e le battaglie sostenute.
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Successivamente dovremmo visitare i
luoghi sempre sul Don, ma più a sud, ove erano posizionate le restanti
divisioni di fanteria italiane; qui furono travolte dall'attacco sovietico
e furono costrette anch'esse ad una ritirata, suddivise in due tronchoni,
fino a raggiungere i primi avamposti tedeschi. La piantina sottostante
indica le posizioni sul Don, i percorsi delle varie divisioni per sfuggire
ai russi e le battaglie sostenute.
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Infine dovremmo raggiungere l'attuale
città di Volgograd, ex Stalingrado, dove sono ancora presenti diverse
testimonianze della famosa battaglia; nei dintorni della città e nelle
campagne circostanti sono tutt'ora reperibili cimeli originali dell'epoca.
La piantina sottostante indica le posizioni tedesche nella sacca di
Stalingrado.
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